Gli scienziati non riescono a credere ai propri occhi: scoprono che un uccello quasi estinto ha deposto le uova per la prima volta in 40 anni

Ognispecie perduta rappresenta un duro colpo alla biodiversità globale. La lotta per preservarle è costante e quando una specie estinta ritorna, diventa un simbolo di speranza. Ora, per la prima volta in oltre 40 anni, un piccolo uccello del Pacifico sorprende la scienza con un progresso inaspettato dopo decenni di assenza: dare inizio a una nuova generazione lontano dalla sua casa originaria. Vuoi sapere di quale uccello si tratta?

Questo è l’uccello che ha deposto nuovamente le uova dopo quattro decenni

La Zoological Society of London (ZSL) ha annunciato una pietra miliare nella conservazione delle specie: il martin pescador de Guam (noto anche come sihek), dichiarato estinto in natura alla fine degli anni ’80, è tornato a riprodursi in natura.

Questo risultato è stato raggiunto dopo che 9 esemplari (4 femmine e 5 maschi allevati in cattività) sono stati liberati nella Riserva dell’Atollo Palmyra, una remota isola a sud delle Hawaii, gestita da The Nature Conservancy.

Il processo di adattamento ha avuto un successo sorprendente. In pochi mesi, gli uccelli hanno iniziato a esplorare l’ambiente circostante, a cacciare da soli e a stabilire i propri territori.

Quattro di loro hanno formato coppie riproduttive, hanno costruito i propri nidi e, infine, hanno deposto le uova, come confermato dal team di scienziati guidato dal professor John Ewen dello ZSL Institute of Zoology.

Questo uccello è una specie scomparsa dagli anni ’80

Il martin pescatore di Guam (Todiramphus cinnamominus) è un uccello endemico dell’isola di Guam, nel Pacifico occidentale. La sua popolazione è crollata negli anni ’70 e ’80 a seguito dell’introduzione accidentale del serpente marrone arboreo (Boiga irregularis), una specie invasiva che ha decimato la fauna autoctona.

Per evitare la sua totale estinzione, gli ambientalisti sono riusciti a catturare e trasferire 29 esemplari in istituti di allevamento in cattività negli Stati Uniti, sotto il coordinamento dell’Associazione degli zoo e degli acquari (AZA).

Da allora, lo sforzo per mantenere in vita la specie è stato costante, anche se i tentativi di reintroduzione a Guam sono falliti a causa della persistente presenza del serpente.

Perché l’atollo di Palmyra era il luogo ideale per questo uccello

L’atollo di Palmyra, privo di predatori e sottoposto a una rigorosa protezione ambientale, è stato scelto come nuova casa per questa specie. Il suo isolamento geografico e il suo ecosistema sano offrono condizioni uniche per lo sviluppo degli uccelli.

La deposizione delle uova segna un punto di svolta nel recupero del martin pescatore di Guam. “Questo è un momento di festa per tutti coloro che hanno lavorato per decenni per la sopravvivenza di questa specie”, ha sottolineato John Ewen, professore presso lo ZSL Institute of Zoology e coordinatore del programma di recupero degli uccelli.

Secondo la Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’uccello è ancora classificato come estinto in natura, anche se questo recente progresso potrebbe cambiare il suo status.

Un altro passo verso il completo recupero del martin pescatore di Guam

Il ritorno del martin pescatore in natura è un trionfo scientifico e una fonte di ispirazione in tempi di crisi ecologica.

Sebbene la strada da percorrere sia ancora lunga, il successo ottenuto a Palmyra dimostra che, con impegno e collaborazione, anche le specie sull’orlo dell’estinzione possono avere una seconda possibilità.

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