Un giacimento aurifero del valore di 11 tonnellate all’anno diventa la terza miniera più grande dell’Africa occidentale

Dal cuore dell’Africa occidentale è stata scoperta l’esistenza di un giacimento aurifero che modifica il panorama minerario regionale. L’annuncio, comunicato dopo una riunione ad alto livello, introduce una nuova miniera africana caratterizzata da grandi dimensioni e, ovviamente, sostenuta da un investimento milionario. Lo sfruttamento del giacimento, che dovrebbe iniziare entro pochi anni, comporterebbe ovviamente cambiamenti significativi sia nella produzione nazionale di oro che nella posizione del Paese all’interno del mercato aurifero africano.

Dove si trova la nuova miniera africana, con un valore stimato di 11 tonnellate di minerale all’anno?

Il gruppo canadese Montage Gold ha reso nota l’ubicazione di un giacimento aurifero nella parte occidentale della Costa d’Avorio, nei dipartimenti di Kani e Dianra, nel distretto di Woroba.

Il progetto è stato battezzato Koné ed è stato presentato formalmente al presidente ivoriano Alassane Ouattara durante una riunione tenutasi ad Abidjan.

L’estrazione dell’oro avrà una capacità di trattamento annua di 11 milioni di tonnellate di minerale, secondo quanto precisato da Martino de Ciccio, presidente della società.

Questa cifra colloca il nuovo progetto al terzo posto tra le miniere più grandi dell’Africa occidentale, dietro solo ad altri impianti situati in Burkina Faso e Guinea, con capacità rispettivamente di 12,3 e 12 milioni di tonnellate all’anno.

Impatto economico di questo nuovo giacimento aurifero in Africa

Lo sviluppo di questa miniera africana rappresenta un passo importante per il settore estrattivo ivoriano. In una prima fase, saranno destinati 400 miliardi di franchi CFA (pari a 652 milioni di dollari) all’investimento iniziale.

Secondo fonti ufficiali, questo capitale consentirà la creazione di 4.500 posti di lavoro diretti e indiretti, oltre a facilitare il finanziamento di iniziative sociali nelle comunità locali di Kani e Dianra.

Il calendario stabilito dalla presidenza ivoriana indica che i lavori sono già iniziati nell’ultimo trimestre del 2024. La fase di produzione è prevista per il 2027 e si stima che il giacimento avrà una durata di vita di 20 anni.

Va sottolineato che nel novembre 2023, il Ministero delle Miniere, del Petrolio e dell’Energia del Paese africano ha previsto che la produzione nazionale di oro per il 2024 raggiungerà le 55 tonnellate, contro le 41,8 tonnellate registrate nel 2021. L’entrata in funzione del progetto Koné rafforzerebbe notevolmente questa crescita progressiva.

Qual è il potenziale di “Koné”, la miniera africana che promette così bene?

Il giacimento dispone di riserve accertate e probabili stimate in 174,3 milioni di tonnellate, con un tenore di 0,72 grammi di oro per tonnellata, pari a poco più di 4 milioni di once d’oro.

Il progetto dispone di finanziamenti garantiti. La spesa iniziale in conto capitale ammonta a 835 milioni di dollari e la società dispone di oltre 900 milioni in liquidità, il che consente di mitigare i rischi associati alla costruzione attraverso l’acquisto anticipato di attrezzature chiave e altri materiali con tempi di consegna lunghi.

Montage Gold ha avviato una strategia che prevede l’esplorazione continua durante lo sviluppo della miniera africana.

Ad oggi, l’azienda cerca di rafforzare l’impatto locale del progetto attraverso una catena di approvvigionamento nazionale. A tal fine, sono in fase di conclusione accordi con fornitori locali di combustibile, cemento, aggregati, esplosivi e forniture alimentari sostenibili.

Secondo un comunicato ufficiale, questa miniera africana ha una durata di sfruttamento stimata in 16 anni, contribuendo in modo strutturale al rafforzamento del settore minerario nazionale e ampliando il posizionamento della Costa d’Avorio come paese produttore di oro nella mappa mineraria dell’Africa occidentale.

Il Regno Della Casa