Un’incredibile scoperta archeologica rivela che gli uomini preistorici modellavano i propri utensili con ossa di balena

Un team internazionale di scienziati dimostra che i cacciatori-raccoglitori del Paleolitico, che vivevano intorno al Golfo di Biscaglia, utilizzavano le ossa delle balene per fabbricare utensili. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, un team multidisciplinare internazionale getta nuova luce sulle conoscenze relative ai gruppi umani e all’ecologia dei cetacei nel Paleolitico. Jean-Marc Pétillon, ricercatore del CNRS, ha coordinato questo team e diversi scienziati del laboratorio Travaux et recherches archéologiques sur les cultures, les espaces et les sociétés (TRACES) di Tolosa. Sono stati utilizzati diversi metodi scientifici (paleoproteomica, geochimica isotopica, datazione al radiocarbonio).

Strumenti in osso di balena ritrovati lontano dalla costa

Secondo un comunicato del CNRS, lo studio ha riguardato 70 utensili in osso di balena provenienti da siti nel sud-ovest della Francia e nel nord della Spagna, nonché 60 piccoli frammenti di costole e vertebre di balena provenienti da una grotta dei Paesi Baschi spagnoli. L’identificazione e l’analisi di questi oggetti provenienti dalla costa e ritrovati nell’entroterra hanno permesso di confermare che gli uomini del Paleolitico utilizzavano le ossa di balena per fabbricare utensili.

Contrariamente a quanto si pensava fino ad ora, i cacciatori-raccoglitori del Paleolitico (periodo del Magdaleniano, 21.000-14.000 anni fa) avevano quindi accesso anche a pesci, uccelli marini e mammiferi marini. Infatti, il livello del mare era al minimo 20.000 anni fa, per poi risalire di 100 metri alla fine dell’ultima glaciazione.

Una diversità insospettabile di balene

L’analisi di questi frammenti e strumenti ha anche permesso di identificare, secondo l’articolo pubblicato su Nature, almeno cinque specie di grandi cetacei (balenottera comune, balenottera azzurra, balena grigia, capodoglio, balena franca e/o balena boreale). Fino a questo studio, non si poteva immaginare una tale varietà di balene presenti in quel periodo nel Golfo di Biscaglia. Presentano analogie con le comunità artiche attuali. Probabilmente questi cetacei si erano arenati e gli uomini hanno potuto sfruttarne le ossa, ma anche, sicuramente, il grasso e i fanoni (lamine cornee che rivestono la mascella superiore di alcuni cetacei).

Il Regno Della Casa